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Cicerone fra impegno pubblico e vita privata
suoi interessi di studio sono rivolti all'erudizione e alla grammatica antica, alla tradizione e studio dei classici, in particolare di Cicerone, nella cultura e nella scuola antiche. Organizza da vari anni il Simposio Ciceroniano di Arpino, che raccoglie gli interventi di studiosi italiani e stranieri su tematiche ciceroniane e ha pubblicato numerosi lavori sulla ricezione di Cicerone in epoca antica. Il volume contiene gli Atti del XIII Simposio Ciceroniano, svoltosi nel maggio 2024 in occasione del XLIII Certamen Ciceronianum Arpinas, e raccoglie tre relazioni. La prima, di Alice Borgna, è dedicata alle vicende familiari di Quinto, nipote di Cicerone e di Attico, e ci fornisce uno spaccato delle dinamiche familiari che coinvolgono un giovane su cui pesano i legami sociali e politici fra due importanti famiglie come quelle cui appartengono i suoi due zii. La seconda, di Barbara Del Giovane, ci introduce in un aspetto forse meno noto della personalità dell'Arpinate: l'uso dell'ironia e dell'umorismo, valorizzato nel mondo antico e del quale restano numerose testimonianze. Infine Alfredo Casamento descrive, a partire da un episodio narrato nella IX Filippica, l'importanza che Cicerone attribuisce alle statue onorarie come testimonianza delle virtù civili di un personaggio, destinate, pur nella loro impossibilità di costituire una memoria perenne, a fornire stimolo e impulso all'esercizio di tali virtù.
Cicerone e Seneca. Atti dell'XI Simposio ciceroniano (Arpino, 10 maggio 2019), Soveria Mannelli, Rubbettino, 2020
Il volume raccoglie tre contributi che analizzano il complesso rapporto fra Cicerone e Seneca, mettendo in luce l'atteggiamento critico del filosofo di epoca neroniana nei confronti dell'oratore e uomo politico arpinate e al tempo stesso rilevando la profonda conoscenza che Seneca aveva delle opere ciceroniane, che è alla base delle sue critiche e delle sue discussioni.
Le Filippiche di Cicerone tra storia e modello letterario, Atti del IV Simposio Ciceroniano (Arpino 10 maggio 2012), Cassino,Univ. degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Dip. di Lettere e Filosofia 2013 (Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia, 5), ISBN: 9788890471346, 2013
Il volume raccoglie contributi sul contesto storico , la tradizione manoscritta e il Fortleben delle Filippiche di Cicerone
P. DE PAOLIS (a cura di), Cicerone nella cultura antica. Atti del VII Simposio Ciceroniano (Arpino 8 maggio 2015), Cassino, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Dipartimento di Lettere e Filosofia, 2016
Si analizza il ruolo di Cicerone nella formazione e nella cultura tardoantica alla luce degli interventi presenti nel volume
Modelli educativi e formazione politica in Cicerone. Atti del V Simposio Ciceroniano (Arpino 10 maggio 2013), Cassino, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Dipartimento di Lettere e Filosofia, 2014 (Studi e ricerche del Dip. di Lettere e Filos., 9), ISBN 978-88-904713-9-1, 2014
Il volume contiene alcuni contributi sui modelli educativi per la formazione dell'oratore delineati da Cicerone e sul loro influsso.
Oratoria, retorica, cultura: contributi alla figura di Cicerone. Atti del II Simposio Ciceroniano in memoria di Emanuele Narducci, Arpino 15 maggio 2008, Cassino 2011 (Studi e ricerche del Dipartimento di Filologia e Storia, 2). ISBN: 9788890471315, 2011
Contributi vari su aspetti dell'attività politica e oratoria di Cicerone e sugli studi ciceroniani
S. AUDANO – G. CIPRIANI (curr.), Aspetti della Fortuna dell’Antico nella Cultura Europea. Atti della Quattordicesima Giornata di Studi (Sestri Levante, 10 marzo 2017), Campobasso-Foggia, Edizioni Il Castello, 2018 (Echo, 27), ISBN 978-88-6572-205-3, 2017
Il contributo esamina il ruolo di Cicerone nella cultura letteraria e scolastica latina, a partire dalle prime testimonianze sulla sua fortuna a partire dall'epoca di Augusto per giungere al dibattito in epoca giulio-claudia e flavia sino al giudizio di Quintiliano sull'oratoria ciceroniana. La presenza di Cicerone si diffonde quindi in tutto il periodo tardoantico, anche in autori cristiani, e la sua opera diviene un fulcro della formazione scolastica tardoantica, come mostrano sia le non poche testimonianze manoscritte antiche (anche papiracee) delle sue opere. sia le numerose citazioni nei grammatici latini, che privilegiano entrambe le orazioni di Cicerone e in particolare i suoi più famosi corpora (Verrine, Catilinarie, Filippiche)
A. Borgna – M. Lana (a cura di), Epistulae a familiaribus. Per Raffaella Tabacco, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2022
This paper examines the attitude of the three main interlocutors of the Dialogus de oratoribus towards Cicero, highlighting how Tacitus reflects a series of current opinions on the crisis of oratory in the first century A.D., and shows himself mainly distant from Cicero and his formative and oratory model.
Manoscritti e lettori di Cicerone tra Medioevo e Umanesimo, Atti del III Simposio Ciceroniano (Arpino 7 maggio 2010), Cassino, Univ. di Cassino e del Lazio Meridionale, Dipartimento di Lettere e Filosofia, 2012 (Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia, 4). ISBN 9788890471339, 2012
Il volume raccoglie una serie di contributi sui manoscritti ciceroniani, dai palinsesti, ai codici di Petrarca, all'ornamentazione dei manoscritti del Quattrocento
Volume stampato con fondi di ricerca PRIN 2009 Finito di stampare nel mese di aprile 2014 da Rubbettino print 88049 Soveria Mannelli (Cz) * Ringrazio Giovanna Garbarino per gli utili consigli datimi nella redazione di questo contributo.
Cicerone nella cultura antica. Atti del VII Simposio Ciceroniano (Arpino 8 maggio 2015), Cassino, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Dipartimento di Lettere e Filosofia, 2016 (Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia, 15), ISBN 978-88-99052-06-5, 2015
Il volume contiene una serie di contributi dedicati ad alcune orazioni ciceroniane
P. De Paolis (ed.), ‘Le Filippiche di Cicerone tra storia e modello letterario (Atti del IV Simposio Ciceroniano, Arpino 10 maggio 2012)’, Cassino 2013., 2013
Ciceroniana on line, 2018
Tutte le volte che penso al rapporto Cicerone/Seneca istintivamente mi sovvengono 1 solo le evidenti e marcate differenze, profonde spaccature, divaricazioni che sono spesso le stesse che distanziano la società imperiale da quella repubblicana, anche nella più difficile e ultima stagione che si trovò a vivere Cicerone. Oggi, vista l'ampiezza del tema, mi dedicherò soprattutto ad esaminare alcuni passi delle Epistulae ad Lucilium e del De brevitate vitae, tralasciando del tutto opere come le consolazioni 2 , nelle quali emerge un notevole influsso diretto e indiretto 3 delle opere ciceroniane, a testimonianza del probabile debito senecano nei confronti della perduta Consolatio ciceroniana 4 : certo è che non possiamo consentire con le modalità di analisi dei passi senecani, testimoni di un così complesso rapporto, che leggiamo nei lavori di Gambet e di Grimal 5 , i quali ritengono che ci sia un'evoluzione del rapporto tra Seneca e Cicerone basandosi sulla cronologia, notoriamente molto incerta, delle opere senecane. 1 Il testo propone una versione riveduta e ampliata della relazione svolta a Chiavari, con l'aggiunta di note e bibliografia finale. Sul tema della relazione, di grandissima ampiezza come è ben noto, segnalo qui i lavori che sono dedicati più specificamente al rap
La Gazette è l'organo ufficiale della SIAC, Società internazionale degli Amici di Cicerone, www.tulliana.eu
Bollettino di studi latini, 2012
I commenti a Cicerone. Atti del IX Simposio Ciceroniano (Arpino 12 maggio 2017), Cassino, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Dipartimento di Lettere e Filosofia, 2018 (Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia, 20), ISBN 978-88-99052-12-6, 2018
Il volume raccoglie alcuni saggi dedicati ai commenti e all'esegesi ciceroniana tra Tardo Antico e Umanesimo, con contributi dedicati all'edizione del Commento ai Topica di Boezio, all'immagine di Cicerone oratore in Quintiliano e nei commentatori antichi, alle note ciceroniane di Angelo Poliziano nei Miscellanea.
P. DE PAOLIS (a cura di), Manoscritti e lettori di Cicerone tra Medioevo e Umanesimo. Atti del III Simposio Ciceroniano (Arpino, 7 maggio 2010), Cassino, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Dipartimento di Lettere e Filosofia, 2012
Il contributo illustra i contenuti del volume e dei saggi in esso contenuti, con particolare riferimento alle modalità della trasmissione e dell'influsso culturale di Cicerone nel Medioevo e nell'Umanesimo
Cicerone nella cultura antica. Atti del VII Simposio Ciceroniano, 2016
Il contributo presenta alcune riflessioni sul valore esemplare rivestito da Cicerone per gli scrittori tardolatini, sia pagani che cristiani e si sofferma su alcuni esempi creduti particolarmente significativi da questo punto di vista.
L’esegesi ciceroniana fra Tardo Antico e Umanesimo. Atti del X Simposio Ciceroniano (Arpino 11 maggio 2018), Cassino, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Dipartimento di Lettere e Filosofia (Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia, 21), ISBN 978-88-99052-13-3, 2019
Il volume raccoglie tre contributi dedicati a diversi momenti del lavoro esegetico su Cicerone, in epoca tardoantica (Mario Vittorino), medievale (Magister Menegaldus) e umanistica (Francesco Filelfo).
Paolo De Paolis insegna Lingua e Letteratura latina all'Università di Verona. I suoi interessi di studio sono rivolti all'erudizione e alla grammatica antica, alla tradizione e allo studio dei classici, in particolare di Cicerone, nella cultura e nella scuola antica. Organizza da vari anni il Simposio Ciceroniano di Arpino, che raccoglie gli interventi di studiosi italiani e stranieri su tematiche ciceroniane e ha pubblicato numerosi lavori sulla ricezione di Cicerone in epoca antica. Il volume contiene gli Atti del XII Simposio Ciceroniano, svoltosi nel maggio 2023 in occasione del XLII Certamen Ciceronianum Arpinas e raccoglie tre relazioni. La prima, di Alessandro Stavru, analizza la presenza nelle opere ciceroniane del pensiero di Socrate e della sua scuola. La seconda, di Fabio Bellorio, è dedicata alla ricerca delle fonti filosofiche greche utilizzate da Cicerone in un capitolo del De fato relativo al problema del rapporto fra libero arbitrio e determinismo. La terza, di Veronica Revello, è dedicata all'erudito carolingio Lupo di Ferrières e alla sua attività di copista e filologo ciceroniano, attraverso lo studio dei suoi interventi su un codice viennese contenente un corpus di opere filosofiche ciceroniane, fra cui gli Academica, il De divinatione e il De natura deorum.
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