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2024, Studi chivassesi
Il saggio prende avvio dalla scoperta di un importante fondo pergamenaceo nell'archivio storico comunale di San Maurizio Canavese. Alcune pergamene gettano luce su alcune dinamiche relative alla comunità, in particolare il forte ascendente signorile sull'elezione della credenza della comunità nel 1296 e, successivamente, sul forte ascendente che la credenza del Comune di Ciriè ha sulla nomina dei funzionari della credenza di San Maurizio. Attraverso poi un censimento a tappeto di ordinati dell'area considerata, e riflettendo sulla comparsa nella medesima area delle franchigie alle varie comunità, considerando le complesse dinamiche politiche del primo decennio del XIV secolo che caratterizzarono l'area, parrebbe delinearsi anche il problema della tardività, in un contesto microregionale, di comparsa di istituzioni comunali.
In Spinoza's political theory, Judaism and Christianity play a very important role. In particular, in the discourses we find affective dynamics expressing the real effects of imaginative perception. In this essay I try to consider the political figures of Judaism and the difference inaugurated by the Christian message. The latter, in fact, allows to think a universal political theory, putting some important question to Spinoza's political theory, facing -by a more general point of view -the problem of the universal human nature. I will follow the way in which the teaching of Jesus Christ disrupts the discourse concerning the divine election of the Jewish people; this turning point will displace the political enquiry to the field of human nature, and will lead us to question Spinoza's theory on this point.
ed investe in modo particolare due aspetti: la segreta ed organizzata determinazione di nuocere al princeps o allo Stato in genere e la istituzionalizzazione di tale disegno politico nelle strutture di un qualche organismo permanente. Siamo, come ben si vede, ai margini della seditio (spesso la 'congiura' ne è il primo passo) o della secta, e solo la forte connotazione in senso proditorio di questa fattispecie ci convince ad esaminarle mentre discutiamo di proditio. "Coniuratio -scrive Jacques Godefroy, volutamente fondendo i due sensi (coniuratio + conventicula) di cui abbiamo detto or ora -est quaelibet societas seu factio secretiore aliquo sacramento foedereque nexa»", mentre Deciani, sulla scorta della tradizione canonistica, puntualizza, quasi scolasticamente, nel senso che "Coniuratio est plurium contra aliquem facta iureiurando pactio seu coitio, dicta a coniurando id est simul iurando … Conspiratio vero idem fere significat hac sola differentia excepta, quod coniuratio fit cum iuramento, conspiratio vero sine, et dicitur a con et spiro, quasi simul spiro, quod qui faciunt necesse est ut in unum fere spirum consentiant"».
L'itinerario della ricerca, nel campo della morfo-sintassi dei dialetti campani, deve muovere, prima di tutto, da considerazioni di carattere storico sulla formazione di strutture analitiche del tipo ausiliare + participio passato, di cui si hanno già tracce nella latinità classica. Innanzitutto occorre dire che il latino classico prevedeva una coniugazione attiva caratterizzata esclusivamente da voci verbali semplici o sintetiche, poiché formate da un solo elemento costituito dalla radice del verbo e da un'uscita con funzione di marca distintiva del tempo, del modo e della persona. È opportuno, in proposito, ripotare alcuni esempi: laudabam (indicativo imperfetto) = lodavo; laudaveram (indicativo piuccheperfetto) = avevo lodato; laudabo (indicativo futuro semplice) = loderò; laudavero (indicativo futuro anteriore) = avrò lodato; legam (congiuntivo presente) = legga; legerim (congiuntivo perfetto) = abbia letto.
Relazione per il convegno dei cori della Diocesi di Asti- 21 febbraio 2016, 2016
"Atto di canto, atto di fede" (Hameline) Che cosa significa "cantare" nella celebrazione eucaristica? Quali dinamiche mettono in campo le forme artistiche della musica e del canto nella "Messa"? Questo intervento tenuto ad Asti in occasione del convengo dei cori della diocesi nel 2016 prova a fare sintesi tra alcune principali questioni per passare dalla musica "sacra" in chiave testuale a una musica come pragmatica efficace sacramentalmente.
On October 11th 2011 Pope Benedict XVI, on his own initiative, published the Letter Motu Proprio Porta fidei, which was announcing the carying on of a Year of Faith. This „will begin on 11 October 2012, the fiftieth anniversary of the opening of the Second Vatican Council, and it will end on the Solemnity of Our Lord Jesus Christ, Universal King, on 24 November 2013. The starting date of 11 October 2012 also marks the twentieth anniversary of the publication of the Catechism of the Catholic Church, a text promulgated by my Predecessor, Blessed John Paul II, with a view to illustrating for all the faithful the power and beauty of the faith.” The moment actually coincided with another important and major event of the Catholic Church: the carrying on of the 13th General Assembly of the Synod of Bishops, which was to debate on the theme of the new evangelization of the transmission of Christian faith, which took place in Vatican between October 7th to 28th, 2012. These events, related to faith and the new evangelization, allow us a reflection upon the way in which they are interpreted from a canonical perspective. Therefore we endeavour a canonical retrospective of the term „faith” as we can find it in Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium.
Una proposta interpretativa (Giacomo da Lentini) ed un inventario.
Riguardo al vasto e profondo esame di coscienza al quale, nella TMA, invita "episcopato, clero e fedeli" all'approssimarsi del Giubileo, Giovanni Paolo II ha tenuto a porre espressamente la questione sulla "ricezione del Concilio, questo grande dono dello Spirito Santo alla Chiesa, al tramonto del secondo millennio". E, all'interno di tale questione, non ha mancato di riservare un ruolo fondamentale ad una riflessione sulla Costituzione dogmatica consacrata dal Vaticano II alla Chiesa stessa, nel mistero che le è proprio. Lo fa in questi termini concisi ma intensi: «Si consolida, nella Chiesa universale e in quelle particolari, l'ecclesiologia di comunione della Lumen gentium, dando spazio ai carismi, ai ministeri, alle varie forme di partecipazione del popolo di Dio, pur senza indulgere a un democraticismo e a un sociologismo che non rispecchiano la visione cattolica della Chiesa e l'autentico spirito del Vaticano II?»(TMA, 36).
2016
The city of Naples has always made social dynamics of Campania specific and, at times, conflicting. We can, then, to find in the same region notables who acted within the community and notables who have acted in corporate, according to the dichotomy community / society. It existed, therefore, a notability born in the city, with knowledge and acquaintances and professional institutional and notables born in rural and owner with knowledge and professional behavior patterns. On the other hand, even in the pre- sence of this dichotomy, one can not disregard the ductility of the model notabilare in different times and spaces. The figure seems to recur through representatives who, despite not starting from family background and social type notabilare, aim to take back the types of behavior and cultural. Notables, therefore, representative of different historical and political moments, but also adaptable to different social and environmental circumstances. The party leaders who established...
Lexicon. Storie e architettura in Sicilia e nel Mediterraneo, 2022
«Nolite extollere in altum cornu vestrum». Hypothesis on the Bell Tower of the Church of Santissima Annunziata in Messina This article addresses a serious of hypothesis concerning the octagonal space indicated in Guarino Guarini's drawings of the Church of the Santissima Annunziata in Messina in his "Architettura Civile". The façade of the church was completed around 1660 by Guarino Guarini and presented a «prodigiously high» bell tower at the corner, which collapsed during the 1693 earthquake and was later rebuilt shorter. The entire church was destroyed during the 1908 earthquake. Guarini's drawings published in his treatise suggest that there must have been an octagonal chapel with columns at the corners under the tower; perhaps the baptistery of the church. Alternatively, the octagon can be identified as the plan of the tower even if this is not shown in elevation. A comparison between the surviving material and previous knowledge of Guarini's work suggests that at the time of his departure from Messina in 1662, the tower had not been built yet. However, a perspective section drawing of his next project, the church of Sainte-Anne-la-Royale, shows a bell tower similar to the one designed for Messina. It is therefore possible to assume that the development of the Annunziata bell tower had several overlapping bell cells with a spiral conical roof like the one in Paris.
Storia e curiosità su una delle congreghe più antiche e longeve della provincia di Reggio Calabria.
Itinerarium, 2021
Recuperare la “sinodalità” del popolo di Dio non significa, in prima battuta, trovare un modo diverso di “strutturare” la chiesa nel mondo, bensì comprendere cosa sia davvero la “comunione” ecclesiale affermata al Concilio Vaticano II e come occor- ra esercitare la collegialità episcopale perché sia realmente “veicolo” di sinodalità. La corretta interpretazione delle dinamiche di collegialità e di sinodalità (nonché la loro perfetta integrazione) consente alla chiesa di essere “costitutivamente sinodale” non perché si limita a riformare l’istituto del Sinodo dei Vescovi, ma perché attiva processi di “collegialità intermedia” e “sinodalità intermedia” in grado di esprimere quella “comunione ecclesiale” che è profezia nella chiesa.
La storia della comunità religiosa di Pozzallo e degli edifici dedicati al culto segue come una retta parallela le tappe della sua formazione. Quando le funzioni di Pozzallo erano legate alla Torre Cabrera e allo Scaro nel 1715, vi fu costruita una chiesa intitolata a Santa Maria della Pietà, ma le celebrazioni, officiate da un cappellano, pagato dal regio patrimonio, con l'aiuto di un militare che svolgeva le mansioni di sacrestano, erano riservate alle truppe che stanziavano nel presidio 1 .
Pan. Studi dell'Istituto di filologia latina dell'Università di Palermo, Palermo 24 (2008) 117-25, 2008
Prendendo le mosse dal prologo del Contra perfidiam Iudeorum di Guglielmo di Bourges, l'A. indaga il significato dei termini perfidia e perfidus nel latino classico ed ecclesiastico. Dall'analisi delle concordanze dei vocaboli presi in esame emerge che mentre negli autori classici essi assumono i sensi di slealtà, falsità e tradimento, negli scrittori ecclesiastici si ha uno slittamento semantico, per cui il perfidus è l'infedele, il miscredente, il pagano, l'eretico. Da Tertulliano a Isidoro di Siviglia i sensi evidenziati convivono, al punto che si hanno sovrapposizioni frequenti anche negli stessi autori e negli stessi contesti.
Ecclesia orans, 2023
After the publication of the Constitution Sacrosanctum Concilium of the Second Vatican Council, liturgical renewal in the Czech lands received new impulses. With the development of the use of the national language, there was a need to adapt Latin melodies to the Czech text. This task was assumed by Fr. František Holík. However, another priest, Fr. Josef Olejník, was invited to the liturgical commission and proposed another solution. The contribution aims to show one of the approaches adopted by the Czech Catholic Church during the post-conciliar renewal, presenting this unusual experiment whose success has been confirmed by the pastoral care of the recent decades.
Incontro per un dialogo fraterno - Consultazione Carismatica Italiana (CCI) Caserta, 31 marzo - 1 aprile 2023
Angelo Spreafico, vescovo dal 2008 di Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni-Alatri, ottiene il baccalaureato in filosofia e teologia presso la Pontificia università urbaniana, si specializza in sacra scrittura. Ha insegnato lingua ebraica al Pontificio Istituto Biblico e presso la facoltà valdese di teologia; Antico Testamento presso la Pontificia università urbaniana, di cui è stato rettore magnifico per tre mandati. Dal 2010 al 2015 è presidente della Commissione episcopale per l'evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese della CEI. Nel 2016, in seno alla CEI, è eletto presidente della Commissione episcopale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso. Nel 2020 papa Francesco lo nomina membro del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. È autore di numerosi libri ed articoli di argomento biblico e spirituale.
Simona
Fino agli anni cinquanta il termine missione indicava: l'invio di missionari in un determinato territorio, le attività intraprese da questi missionari, l'area geografica in cui veniva svolta la loro attività, l'agenzia che inviava i missionari nel mondo non cristiano ossia la terra di missione. Se negli anni passati c'era letteralmente una corsa a voler fare un'esperienza evangelizzatrice e a voler vivere ciò oggi non è più così. Ci troviamo di fronte a una crisi irreversibile le chiese fondate in terra di missione tendono a rivendicare la loro autonomia e libertà, il rispetto del loro credo, della loro fede e al modo di manifestarla Pertanto oggi vi è un pluriverso della missiologia ossia non è possibile avere una sola forma di missione e un solo modo di essere missionari. La missione Cristiana è l'espressione della relazione dinamica tra Dio e il mondo, non riguarda solo il fondare nuove chiese ma la stessa chiesa è missione in quanto rappresentante dell’universalità del Vangelo che annuncia. La missione coinvolge la chiesa nella sua totalità, non solo alcune parti né esclusivamente i membri inviati; annunciare l'arrivo del regno di Dio sulla terra è stato il mandato più importante della missione di Gesù. La più recente teologia missionaria elaborata in campo cattolico e protestante parla quindi della Mission Dei ossia la visione della missione come un movimento che parte da Dio dal quale la chiesa trae la propria origine. Ho deciso di raccontare la missione Joni e friends Italia con particolare riferimento alle attività che porta avanti sul territorio di Torino e all’estero in particolare in Albania. Questa missione è particolare perché affronta il tema della disabilità all'interno del contesto chiesistico. Il loro intento non è solo quello di assistere le persone disabili ma di renderle protagoniste attive. Infatti molto spesso sono proprio le persone disabili che raccontando la loro storia avvicinano nuove persone alle chiese. Ho avuto l'onore d’intervistare due membri di questa missione: Caterina Olivero presidente storica di Joni and Friends prima in Piemonte e poi in Italia, che attualmente ha lasciato il suo mandato a causa di problemi di salute, e infine Bruno Paschetta membro attivo sul territorio di Torino. La mia intervista è partita dalle memorie di questi due pilastri per poi scendere sulla realtà post-Covid e su quanto la missione cerchi ancora di farsi portavoce di un’inclusione reale e di una partecipazione attiva all’interno delle chiese dei propri membri con disabilità.
la Relazione di sintesi della prima sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dell’ottobre 2023 riconosce che «nella molteplicità degli interventi e nella pluralità delle posizioni, risuona l’esperienza di una Chiesa che sta imparando lo stile della sinodalità, cercando le modalità più opportune per realizzarla» (Relazione di sintesi, Introduzione) nelle Chiese locali, tra loro e con la Chiesa tutta. Alla luce dell’esperienza vissuta della cattolicità, l’Assemblea ha riconosciuto che «la sinodalità si presenta innanzitutto come un cammino comune del popolo di Dio» (Relacione di sintesi, Introduzione) in cui stiamo imparando a vivere l’unità nella diversità. È un cammino che ha iniziato ad accettare – non ancora tematizzato o assimilato – il principio che dice: «ciò che riguarda tutti deve essere trattato e approvato da tutti (Quod omnes tangit ab omnibus tractari et approbari debet)».
Common Good: Reality and Ecclesial Requirement Any society which is organized according to the rules that guarantee the good functioning of the relations between its members aims at pursuing the "common good". This way, common good becomes a reality that must never be emptied of content so as to become pure nominalism, or as to be reduced to a mere conceptual reality. Seeking a global vision of this orderly society, the common good becomes a goal to be achieved. Once identified in its essential elements, the common good has to find its own development in life and ecclesial order. Its dynamism and the tension that reality provokes in the logic of the relationship between the common and the private good must take into account the fundamental principles of the good itself and, at the same time, the peculiarity of the different areas in which it is applied. Understanding the term "common good" helps us to understand the significance and importance of such a reality; very broad in itself, this reality, involving philosophical, theological and legal connotations, presents many theoretical and practical aspects. Starting from the idea of law, which basically circumscribes the sphere of relations in a community, but especially from the idea of church law, we propose in this study to examine the theological meaning of the term "common good" to further analyze the individual canons of Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium where this formula is found.
2013
Cic., off. 3.60: Stomachari Canius, sed quid faceret? Nondum enim C. Aquilius, collega et familiaris meus, protulerat de dolo malo formulas; in quibus ipsis, cum ex eo quaereretur, quid esset dolus malus, respondebat, cum esset aliud simulatum, aliud actum. Hoc quidem sane luculente, ut ab homine perito definiendi. Ergo et Pythius et omnes aliud agentes, aliud simulantes perfidi, improbi, malitiosi. Nullum igitur eorum factum potest utile esse, cum sit tot vitiis inquinatum.
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